I piatti d'inverno

La stagione fredda vuole minestre e minestrine per sconfiggere il freddo e le malinconie. Da Francesco il minestrone è con il riso, cotto a parte e poi tuffato nelle verdure bollenti a insaporire.
I maccheroni al cinghiale prima c’erano solo la domenica. Ma piacevano così tanto che ormai si trovano tutti i giorni.

Le salsicce si accompagnano ai fagioli in umido, le costolette sono grigliate o tuffate nelle rape scottate, strizzate e tirate in padella.
Lo sformato di finocchi o di cavolfiore: verdura lessa e besciamella leggera, parmigiano e noce moscata. Con la crosta, naturalmente.
Il filetto di manzo alla Wellington, dal nome del Lord inglese che lo inventò, è massaggiato con il sale e con il pepe, rosolato bene, asciugato e lasciato raffreddare. Prima di essere fasciato nella pasta brisee, è coperto di una misteriosa farcia e poi cotto nel forno. L’ideale per le grandi occasioni.
Il pollo e il coniglio, tagliato a pezzetti, tuffati nella pastella e fritto nell’olio bollente.
Il cinghiale in umido con le olive nere e il pollo con i peperoni e il vino rosso.

Il castagnaccio, con l’uvetta, le noci e il ramerino
Le frittelle di riso, nude o farcite di crema.